Al centro di una piazzetta che si apre nell’intrico dei vicoli tra Via Balbi e Via Prè, a Genova, circondata da alti edifici, si trovano i “Truogoli di Santa Brigida”, con un’elegante copertura metallica; tra i pochi sopravvissuti dei numerosi lavatoi pubblici che esistevano fino agli anni sessanta in ogni angolo della città.
In epoca medioevale sul lato di levante di Piazza Santa Brigida a Genova, scorreva il breve rio S. Brigida, oggi coperto, che alimentava una fontana, detta “dei macellari”, che proprio per la presenza di acqua corrente e il terreno relativamente pianeggiante avevano trovato il luogo ideale per esercitarvi la loro attività.
Sempre nella piazza si trovava l’ospedale di S. Bernardo, detto anche “dello Scalo”, ma più comunemente indicato come “ospedale degli esposti”, perché destinato ad accogliere i neonati abbandonati.
Trogolo (in forma letteraria: truogolo) è un termine di origine longobarda con cui si indica una vasca costruita dall’uomo, in genere di forma quadrangolare, realizzata in legno, pietra o mattoni, allo scopo di raccogliere acqua piovana, lavare indumenti, spegnere la calce, o raccogliere materiali di varie lavorazioni.